DOMENICO CARA
“Giustizia Nuova” – Bari – 15 dicembre 1977
Su dimensioni cromatico/semantiche, le monocromie tissulari di Vittorio Guarnieri fondano una percettiva prospettiva della luce, determinata da una ritmica continuità di approvazione e di silenzi. L’universo tecnico e il paesaggio automatico si svolgono in una sequenza intensiva di coinvolgimenti linguistici, rinunciano alla realtà e al surreale per porsi in fisica emotiva onnipresente e radiale. L’euritmia totale incrementa un dinamico movimento di gestualità ossessiva, gradualmente distante e felice, insegue un sogno aperto trasformando la citazione coloristica, che scocca all’infinito, in un remotissimo e gremito progetto dell’ansia e in un risucchio fantasmatico e concettuale (Galleria Vinciana).