INCISIONI

Immaginate che Guarnieri riprenda dall’alto una pianura, che sia munito di una macchina fotografica capace di percepire anche le zone sotterranee, le fondamenta di antiche città o quelle di vetusti palazzi affogati nella polvere dei tempi. Naturalmente, su tutto crescono vegetazioni bucoliche, arature di zolle, piantagioni primaverili.  Adesso, nella lastra, tutto viene “schiacciato” su un identico piano e ogni elemento della “mappa” risulta risollevato dalle cose di questo mondo, ricondotto a un comune denominatore. Guarnieri adesso dipinge la trama, il tessuto intimo, la connessione delle molecole che definiscono il piano, le distanze, le misure, di quei prati, di quelle fondamenta come bianchi fantasmi.
GIORGIO CORTENOVA – Il Giornale d’Italia – Arte e Mostre – sabato 13 – domenica 14 maggio 1972