ACHILLE LOMBINI
“L’Arco” – mensile di lettere arti e informazioni – anno VI n° 5 – maggio 1972
Alla “DADA” di Ferrara la pittura di Vittorio Guarnieri, un giovane in continua e positiva ricerca e che sa armonizzare l’impulso del cuore con il raziocinio della mente. In sostanza si potrebbe dire che sta pervenendo ad un convinto strutturalismo, ma non vogliamo porre etichette su un artista che guarda sì – giustamente – a quanto avviene intorno a lui, ma che ha scelto e seguito con coerenza una propria strada. Tutti hanno maestri o amori e anche Guarnieri è giusto ne abbia, ma (e qui rivediamo uno dei suoi meriti) egli li segue non come i tanti inutili epigoni odierni, bensì dove essi collimano con le sue idee. Da quel momento li abbandona e vuole essere soltanto lui, accettando anche le conseguenze di cui il “sistema” si serve contro gli atteggiamenti indipendenti. Dirgli bravo e spronarlo a continuare è il meno che si possa fare.